lunedì, maggio 26, 2008

+39 349 055.....

26-05-08, ore 1:45!!!... quand'ecco con un occhio semichiuso ed un altro ancora chiuso raggiungo il cellulare... forse la biso ha bisogno di me, penso, che non sono nemmeno andato a trovarla ieri sera... ma mentre mi avvicino il cellulare, un sospetto, una angoscia mi attanaglia lo stomaco, sms:
"ciao ema. (ciao rompiballe!)
Davvero non vieni più all'orsa (discoteca dove si trovano i salseri). (certo se non mi vedi è perchè non ci sono, o forse perchè non voglio farmi vedere...magari proprio da te?!?!, non è così però ci potrebbe stare come mia risposta acida)
Tutto bene? (prima di alzarmi per cercare il cellulare...una favola!)
Scusa l'insistenza. (ah...te ne sei accorta!?!? all' 1.45 è normale definirsi insistenti)
Ogni tanto avrei voluto chiamarti ma ho paura di insistere e disturbarti. (ci manca solo che chiami... dopo sms...dopo squillini....ovviamente per non essere insistente e non disturbarmi!)
Spero non sia stato l'ultimo sms a complicare le cose x il fatto che volevo uscire con te (no, tranquilla... non è il tuo sms lungo 4... è quello più tutti gli altri sms spalmati su un mese!)
Sai che è tornata silvia. (unico punto felice del messaggio... si so che è tornata, ma non ho avuto ancora il piacere di vederla...uffa)
fatti sentire. (scordatelo!-tanto ci pensi tu se non mi faccio sentire io)

martedì, maggio 20, 2008

sOs relazionale

UN BEL TACER NON FU MAI SCRITTO!
Ora… avrei 1001 cose da raccontare, questioni esistenziali, di scuse per feste mancate (perdono!), di giochi giocosi e di incontri sorprendenti, di colleghi e di stronzi….
Ma oggi è un sos. Non scherzo. Diciamo che son abbastanza trasparente con le persone, quindi si capisce subito in che parte del corpo mi rimani (se mi stai sul culo, se mi entri in testa, se mi stai sulle palle, se mi scivoli addosso, se mi fai prudere le mani…), ma in questo caso pare che qualsiasi sistema, metodo, barbatrucco, anche l’indifferenza non siano serviti. In sintesi il mio caso:
- una ragazza (amica di una carissima amica...sì, sissy parlo proprio di te…e non far finta di niente perché metto una tua foto a tutto schermo così tutti sanno chi sei!) che voleva imparare a ballare riceve da me il consiglio di andare/venire nella mia scuola di ballo.
- Inizia la fase di avvicinamento al sottoscritto chiedendo informazioni nientepopodimenoche alla mia ex morosa (allora già qui dimostri il tuo quoziente intellettivo) che non fa altro che parlare bene di me medesimo (diversamente a qualsiasi altra ex)…il che peggiora la mia posizione...
- Quando a scuola sono di “turno” per dare una mano alla ex per insegnare… sguardi bassi e imbarazzati della ragazza bostik rimbalzano sugli specchi e a terra e mi colpiscono sempre alle spalle...
- La ex che nota la situazione, cerca di darmi una mano… balliamo come sappiamo-possiamo ballare noi… della serie: “noi insieme non siamo, ma tu balli così con me per tenere lontano gli avvoltoi che puntano alle mie tette, al capello liscio…(va bhè ci siam capiti!) e io ballo in questo modo con te per tener lontano le lonze che attentano al tuo culo (per inciso, settimana scorsa, altra tastata… che vi cadessero le mani, piovre…la prossima volta mi elettrifico le chiappe, poi voglio vedere se vi scivola ancora la mano!)”… la ragazza bostik (che le mani le ha sempre tenute a posto) non si scoraggia e fa finta di non vedere come balliamo…
- Per dirvi tutto, ma proprio tutto per potermi consigliare… a 5 suoi sms, corrispondeva 1 mia chiamata della serie “noi si va a ballare venerdì, se vuoi venire ci trovi là (in fondo è cliente della mia ex)… sì gli ho ricevuti i tuoi sms… sì, ma io non scrivo, non mi piace, sono lento (gente può confermare anche questo, anche tra di voi)… no, non ci vediamo prima perché finisco di insegnare alle 22.00, mi faccio la doccia e arrivo direttamente là
- Passo alla fase scoraggiamento secondario: la invito a ballare (1 ballo, dico 1!) in una di quelle sere e le dico mentre balliamo, che non sono più con la mia ex, ma che ho in testa solo lei…(capisci o no?!) SOLO LEI!
capisci l’italiano o no?! Ho detto solo lei =nessun altra = non tu = io solo con la testa per aria = no storia = no uscita per conoscenza
- Silenzio per 10 giorni (forse ci sono riuscito! Illuso!)
- Ripresa dell’accerchiamento in forze: 1-2 sms al giorno, 1-2 squillini (mattina e notte), ad ogni ora è buona per sms e squilli (dio come li odio, perché se sto lavorando e trovo poi la chiamata, penso che la persona abbia bisogno di qualcosa e richiamo… e così mi ha fregato 1 volta, la seconda non c’è stata!) Io: non rispondo, non richiamo neanche più…solo silenzio.
Ora dico io: non mi conosci, quasi non sai cosa faccio nella vita, non sai se sto frequentando qualcun altro, non sai se mi irrito o meno se mi chiami (effettivamente non l’ho mai detto, ma voglio vedere voi a dirlo in faccia ad una persona che in fondo del male non ce ne fa)… ma come cacchio ti viene in mente di farmi lo squillino (cazzo, solo il nome mi irrita!) alla 1 di notte… no, dico: se fossi stato con qualcuna… come minimo mi avrebbe tempestato di domande, se non asportato a forza i bulbi oculari (nella migliore delle ipotesi in fatto di rotondità!)
- venerdì il colpo di grazia: sms fiume (4sms uniti) in cui dichiara, palesa, manifesta, rende noto il suo interesse (via sms…ri-cazzo!!!!) io: per come sono fatto, liquidarla con un sms non mi piace proprio, ci uscirei e le direi le cose come stanno, senza fraintendimenti o giochi troppo sottili da non essere deliberatamente compresi (finta tonta!)… ma non ho tempo nemmeno per uscire con gli amici, nemmeno per vedere sissy che ho una voglia matta di rivedere perché è stato lontano troppo… figuriamoci se riesco a trovare il tempo per miss bostik!
- Non rispondendo da maleducato (lo so, lo so!...un po’ codardo…ma non ho proprio tempo in sto periodo: non ho nemmeno sentito MOF per la sua festa…che avrebbe meritato di più…), non richiamandola, non andando a ballare…pensavo (illuso!) di farla desistere nei suoi intenti…. NO, PER DIO, NO! : sabato sms+squillo, domenica sms+squillo, lunedì sms+squillo.
- Ora ricevo anche 2 sms da 2 ragazzi che vanno nella mia scuola di ballo: “c'è una ragazza ai corsi che continua a parlare di te, rompe le balle a tutti... non è per romperti, ma non ci puoi uscire così la finisce?!"
domanda: rispettando il suo sentire e il suo sentimento: COME POSSO SENZA CATTIVERIA, SENZA VIOLENZA, SENZA UMILIARLA, SENZA INSULTARLA, SENZA DOVERLE DARE SPIEGAZIONI… FARLA SEMPLICEMENTE STARE AL SUO POSTO?!

UN BEL TACER NON FU MAI SCRITTO!

giovedì, maggio 08, 2008

report 04-05-08

mettete un semaforo, vi prego!
che interessante che è la predica durante la messa!
meritato riposo
quanto è carino l'amico Pero!

lunedì, maggio 05, 2008

caso vuole

Ancora 1 volta a disquisire del caso. Ancora 1 volta a dirsi come le cose vadano indipendentemente da come vorremmo che andassero… a scoprire che ben poco possiamo di fronte all’inafferrabile leggerezza del fato. Possiam molto riguardo il rispetto alle persone e alle cose, possiam molto nella cura con la quale ci dedichiamo alle persone e alle cose e altrettanto molto nell’impegno perché le persone e le cose abbiano il massimo che noi siamo in grado di dare, ma poco o nulla possiamo per le persone o per le cose. Non sta alla nostra capacità.
E’ come un’auto alla quale dedichiamo del tempo, portiamo a lavare tutte le settimane, cambiamo regolarmente l’olio, revisioniamo ogni 20000 km… ma un bel giorno ci lascia in mezzo ad una autostrada alle 3.00 della mattina. E’ valsa tanta cura?!
E’ come una amicizia tra 2 ragazzi: coltivata, fatta crescere, fondata su esperienze in comune, di condivisione, di sorrisi e pianti…. Recisa perché la morosa di uno si innamora dell’amico. E’ valsa tanta cura, se qualcosa di imprevedibile sconquassa gli equilibri affettivi di tutti, rovinando 3 vite?
E’ come incontrare una domenica, un cardiochirurgo che giocava con me quando eravamo alti 1 metro e una mela…che corre sulla mia strada. Anche questo ha un senso anche se sfuggente.
E’ come quel ragazzo tanto forte che correva in montagna… cacchio non riuscivo a stargli dietro, mi ricordo. Su è giù per i nostri sentieri, fino ad un giorno che l’hanno visto inciampare in quella radice, e fare un volo di 300 metri giù per la parete… cacchio c’è sempre stata quella radice… quante volte l’abbiamo saltata insieme?! Quanto meno, salvo che non sei un pezzo di ghiaccio, ti chiedi perché lui e non io, o uno delle centinaia di persone che tutti i fine settimana passano su quel sentiero. E’ valso tanto allenamento, tanta conoscenza della montagna, tanta preparazione fisica e mentale per saper e poter correre in quelle condizioni?! E’ valsa tanta cura?!
E’ come un amico che suonava anni fa con me, che ho ritrovato questa sera in un bar, solo. Ed è una birra, è una pizza con altra gente, che anch’io fino a ieri non sapevo chi fosse, è una chiacchierata …scoprire che voleva trovare un altro giro di persone, magari per una pizza o una birra (appunto), che la morosa l’ha lasciato 15 giorni fa, dopo qualche anno, che sta pensando di andare su una piattaforma petrolifera nel Baltico. Datemi il senso. Perché il senso lo intuisco appena.
È scoprire che il caso ci fa incontrare le persone giuste nei posti più impensati…ma che con altrettanta disinvoltura le allontano dopo un certo periodo… è come se il ruolo delle persone fosse a scadenza: esaurito l’effetto benefico, diventa indigestione oppure assuefazione.
E’ come un sabato che decidi di partecipare ad un raduno di scialpinismo il giorno dopo e nemmeno ti sei iscritto… telefoni ad un amico. ti organizzi. punti la sveglia ad un orario improponibile perché devi passarlo a prendere… carichi tutto in macchina di corsa perché sei in ritardo: - sci, pelli, rampanti, picca, bastoncini, arva, pala, sonda, guanti, guanti di riserva, giaccavento, maglia, maglia ricambio, occhiali, lenti per la nebbia, casco, thè, barrette energetiche, c’è tutto?! Prendi. Vai. e trovi ad aspettarti anche una ragazza che anni fa un altro carissimo amico aveva fatto di tutto, ma senza successo, per farti conoscere perché “secondo me quella ragazza è fatta apposta per te” (cazzata?!). Che pazza e fantastica ragazza, mi sono ritrovato in macchina. Datemi il senso. Perché il senso non l’ha. (in realtà il senso dell’incontro è che nelle cose che avevo dimenticato di mettere nello zaino c’era la crema da sole…mentre lei invece l’aveva!!!! La mia salvezza!)
Le cose e le persone vanno e vengono, si incontrano e si perdono, si desiderano e si guastano, si cercano e a volte non si trovano, prendono e lasciano, tanto o poco, riempiono o creano vuoti…l’unica cosa della quale sono certo è che non ci sia persona o cosa che non meriti tutta la mia passione, tutta la mia attenzione, tutto il me in quel momento possibile.
Perché un giorno non viva il rimpianto del se.
Mentre tutto va… alla fine tutto torna. e lascio che
sia.


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