la battaglia non determina la guerra

mi ritrovo ancora in orari impossibili... dovevo essere a letto almeno 3 ore fa... ed eccomi qui a lottare con il sonno. Il tempo che è volato davanti allo schermo, conversazioni inattese, certezze confermate, tutto previsto.... tutto come sempre.

Quando si ha l'esatta percezione delle cose è spaventoso... quando si sa come andranno prima che accadono è spaventoso... alla fine si è attori di storia già scritta... alla fine quale è il senso! Recitare una parte?! In senso assoluto non ho mai trovato il modo di confutare la trattazione... in fondo quando ho pensato che una cosa dovesse andar in una certa direzione (meglio se negativa) così è avvenuto, quando ho sperato che qualcosa potesse andare per il verso giusto... è andata nel verso sbagliato... quindi o dimentico, perchè mi fa comodo, tutto quello di positivo mi ha travolto, oppure si ha una nuvoletta fantoziana che scarica sopra la mia decapottabile...ovviamente aperta!!! Lo applico a me, lo penso di molti, e credo che abbastanza lo può fare il luogo di nascita, il colore della pelle, il credo...

Alla fine, si torna sempre a "Boia chi molla" e via a testa basta. C'è solo da ringraziare che il personaggio che devo recitare ha il colore giusto, il luogo di nascita giusto, la testa e le palle per poterlo dire e fare.

Tutto scorre, tutto mi scorre sopra, nulla viene trattenuto, perchè nulla ha il valore per esserelo.

Quello per cui varrebbe un pò della mia pena, molti la chiamano utopia.

Quello che per altri detiene il senso e costituisce ragione di vita, non mi appartiene.

Alla fine confidare che ci sia un senso, che ci sia un verso, che ci sia ragione...è questa utopia. Alla fine, che si fottano tutte le domande sull'esistenza, sul destino e sul caso... sulle conoscenze acquisite e quelle auspicate, sulle passioni subite e quelle imposte... volere è potere, ma mi sono ripromesso una cosa... appena incontro lo sceneggiatore di sta cazzo di storia gli tiro un sinistro tra i denti!