Alle cose che ritornano…Alle cose che mutano senza cambiare nella sostanza…
Ad una domenica diversamente abile, passata a fare ciò che mai avrei pensato di fare in una giornata soleggiata. A tutte le cose strane che sono successe ieri: ai cugini stronzi che non vedevo da quando avevo 4 anni, nemmeno intorno al letto di mia zia più di là che di qua si sono degnati di salutare…non dico tanto!, a una signorina Merano che torna a farsi viva con pseudoscusabanale (e non è per gli auguri di compleanno), a Aldo che si presenta a casa mia dopo 9 mesi di latitanza, al micropancione di Francesca al 7° mese, a una signorina Parigi che ripristina i contatti interrotti causa mia ritrosia alle risposte rapide agli sms, al mio primo profumo da uomo autocomprato (cioè non fornito dalla zia con la profumeria), alle 3 ore al centro Meridiana… di domenica…di sole…di shopping…, al ritrovamento del Cd di Pero ormai dato per disperso da circa 1 anno. Se ho dimenticato qualcosa, la fedele lettrice silly può sempre integrare visto che è stata angelo custode onnipresente nella giornata trascorsa.
Strano è tornare ad un post di riflessione, aver voglia di svuotare mille pensieri, ma non aver più confidenza con la tastiera, con le frasi costruite con improvvisanti macchinazioni.
Ritrovarsi un lunedì mattina di luglio, con un anno in più sulle spalle, senza sapere dove sono diretto, senza avere un progetto, perché tanto non ne serve uno… l’importante è improvvisare… senza sapere nemmeno dove andare a fare le ferie…
Pensare che 15 giorni in corsica ad arrampicare con i gamma sia cosa troppo impegnativa per me che non mi sono allenato tutto l’inverno, mentre loro 3 giorni alla settimana sul pannello a concatenare tracciati e trazionare come macchinette.
Pensare che 15 giorni in spagna con l’AC siano troppi per uno che al bivio ha preso un’altra strada… e che guarda i suoi amici sull’altra corsia che salutano…è un po’ come arrivare a Bologna…quando rimani in autostrada oppure esci e prendi la tangenziale…corrono parallele solo che una la paghi e l’altra no!
Pensare che fare le ferie dell’anno scorso con un 4000 ogni 2 giorni sia troppo impegnativo, visto che l’ultima volta che ho visto la neve è stata quando ho sorvolato le Alpi per andare in germania, ovviamente da schiavetto lavoratore.
Pensare che come l’anno scorso passerò l’estate da solo, se non a 4000 metri, almeno a 2000 m, perché tanto sopra i 2000 il campeggio è libero! E sì che ci sarebbe gente che farebbe ferie con me, ma io sto da solo che così combino meno danni, non rompo le balle a nessuno, penso un po’, mi alleno un po’, riposo un po’.
E poi un altro pensiero… nel prossimo post, perchè se ne parlassi in questo mi sentirei tremendamente ridicolo.