lunedì, ottobre 16, 2006

Oh capitano! Mio capitano!

Sono salito sulla cattedra per ricordare a me stesso che dobbiamo sempre guardare le cose da angolazioni diverse. E il mondo appare diverso da quassù. Non vi ho convinti? Venite a veder voi stessi. Coraggio! È proprio quando credete di sapere qualcosa che dovete guardarla da un'altra prospettiva.
Professor John Keating (l'Attimo Fuggente)

questioni di prospettive appunto.
in tutte le cose è sempre determinante il punto di vista che si ha, dai significati delle parole, al senso dei gesti, alle dimensioni degli oggetti...tutto è questione della prospettiva.
Quel cortile l'ho rivisto sabato ed è piccolissimo, per non parlare del "landrone" (come lo chiamavamo)...così basso...e sì che lo sfioravo a malapena saltando! Eppure quando lo si attraversava da parte a parte avevo il fiatone...poi la rampa dei garage era come una montagna, tanto che anche adesso non scendo con la macchina perchè ho paura di toccare, invece sabato ho visto che non ha più del 10% di pendenza! Poi quei garage, quei tetti sui quali arrampicarsi...sì perchè vale la pena di rischiare un poco: di là c'erano i giardini e l'erba! Ma quando si è bambini si pensa che è rischioso?! Non si pensa e basta, non ci si ferma al fatto che stavamo a 3 volte la nostra altezza...di là c'è l'erba e le pianticelle! Appunto...le pianticelle...adesso sono alberi, adesso se ti ci fermi accanto ti fanno ombra, prima non ci riuscivano nemmeno per uno solo di noi!
"Pronti?!"
"Vai che non c'è nessuno alla finestra..."
E la nonna...che alla finestra c'era eccome..."Emanuele scendi subito da quel tetto"...
"Sì nonna...di là però che l'erba è più morbida!"
Quel cortile dove per anni ho rincorso Matteo, Sara, Valeria e Arianna...chissà dove sono? Chissà cosa staranno facendo?
Forse mi capiterà di rivederli, da qui in avanti...forse verranno a trovare i loro genitori la domenica e li incontrerò sulle scale, con un bambino per mano e con un vassoio nell'altra. Forse dal terrazzo vedrò quel bambino correre nel cortile e fermarsi per prendere fiato, forse mi sentirò in dovere di gridare..."scendi subito da quel tetto!" perchè la finestra dalla quale sua mamma lo sta cercando non è sul quel lato del cortile. Forse gli spiegherò come fare per salire più semplicemente...e chissà se sua mamma mi sorriderà come allora, se avrà i miei stessi pensieri vedendolo arrampicare oppure se avrà cambiato prospettiva...da mamma, forse gli dirò solo "vai a vedere, coraggio".
Sì credo proprio che gli dirò "coraggio". Non potrei fare altrimenti.
Coraggio emanuele, di là l'erba è più morbida!
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