giovedì, dicembre 14, 2006

Della punta dell’iceberg e di molto altro

Non capisco, non capisco quale è il verso delle cose. Non capisco la differenza tra le situazione create e quelle fortuite. Non capisco perché non è sacrificio rinunciare alle proprie cose e impegni se lo si fa per una persona, per poi chiudersi nella propria testa. Perché continuare a torturarsi, perché mostrare la punta dell’iceberg e lasciare che siano gli altri ad immaginare il resto. Eppure tra tanti iceberg che viaggiano in questo mare...”emergo e mi distinguo” per qualcosa…che abbia piantato una bandierina su quella punta che spunta dalla superficie?! Oppure ho piantato sopra un cartello: “pericolo”…con tanto di teschio barrato?!
Cazzo se lo so che mi distinguo dagli altri iceberg, anche perché comunque 2 uguali non ne esistono!!! Non se ne trovano così in giro e chi si sofferma un attimo per qualcosa rimarrà incantato, eppure si rimane iceberg.

Si vive così come si sogna: soli. (Joseph Conrad)
Ormai è filosofia di vita. Ormai ci devo fare l’abitudine…quando si pensa ad un iceberg per descrivermi…quando un iceberg si stacca dal continente e prende il largo nell’oceano e rimane solo a sciogliersi al sole. Francamente non gli piacerà andare dove la corrente lo porta, ma continua in un viaggio che lontano lo porterà. Tanto piccolo e insignificante alla vista di chi alla superficie si ferma, tanto devastante e distruttivo per chi ne volesse conoscere le sue estensioni e si avvicinasse troppo.
Trovate un lato positivo di un iceberg?! Così freddo, così duro.
Quanti Titanic dovrà affondare prima di sciogliersi completamente, quanti danni, quanti?
Eppure è bianco, cristallino, anche terribilmente trasparente, ci si potrebbe anche specchiare in alcuni casi. Eppure è puro, non conosce cosa sia smog, pulviscolo atmosferico, particelle sottili…galleggia e questo basta. Da bambini non è mai capitato di pensare a quanto fosse bello un iceberg?! A che cosa potrebbe contenere ibernato da migliaia di anni (tipo uno scoiattolo e la sua nocciola)?! Poi crescendo nessuno lo vorrebbe incontrare.
Oggi si riparte con il galleggiamento, con l’intento di vagare il più solo possibile, il più lontano dalle rotte delle navi.

2 Comments:

Blogger Caotyc said...

mh..solo un periodo..
convincitene..
si..c'è tanto ancora da scoprire di te.. ma l'immagine del ghiaccio non ti si addice proprio.
Peccato che a far nascere il fiore non sia stata io.. mi sento inutile.

8:53 PM  
Blogger stoneeaten said...

no caotyc...non sei assolutamente inutile, anzi oserei dire...preziosa...
e se, e se riportassi le nostre conversazioni, probabilmente lo dimostrerei, ma sono le NOSTRE conversazioni...

3:20 PM  

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