giovedì, dicembre 20, 2007

una favola incompleta

Oggi ti racconto una storia. Inizia così:
un bel ragazzo di provincia, di una cittadina non troppo grande, ma nemmeno tanto piccola da non capire quali siano i problemi che assillano gli uomini di oggi (traffico, multe, tasse, locali notturni…), un giorno si innamora di una graziosa ragazza di montagna.
Il loro era amore vero, intenso, passionale… unico pareva agli occhi di entrambi.
Erano speciali ognuno per la sua attività, per i loro interessi, ognuno per la storia con la quale si presentava all’altro, con tutte le speranze e i dubbi per un futuro da costruire insieme… tra vette innevate, tra vacanze assolate, tra progetti lavorativi e quant’altro una relazione tra due persone normali forse non avrebbe regalato alla storia.
Qualcuno ha detto che c’era abbastanza materiale per scriverne un libro.
Quel ragazzo che aveva condotto sempre una vita che a suo dire pareva essere abbastanza tranquilla, scopre che può essere ancora più travolgente di quanto non avesse mai desiderato, che la vita gli stava riservando qualcosa che inaspettato e maturo il destino gli faceva credere essere il futuro. Ed era ricco di progetti, di cambiamenti, di sogni… di tante sensazioni ed emozioni che non aveva mai provato. Le emozioni di lei ad esempio, che lui per la prima volta nella sua vita sapeva leggere dai suoi occhi e dai sui gesti. Un feeling che non aveva mai provato prima… sapere prima ancora di sentire, capire prima ancora di ascoltare. Essenziale direi in un rapporto quando uno dei due parla un’altra lingua!
Intelligente e amorevole, sapeva prendere quella ragazza con mille casini e portarla in alto, più o meno letteralmente visto che di vette insieme ne sfioravano, lontana dalle angosce che aveva provato prima. Il rapporto era semplice, fatto di semplici cose e gesti che la facevano sentire importante e unica ai suoi occhi. Lei non sapeva spiegarsi il perché di tanto amore, quasi come se non lo meritasse, spaventata per come quel ragazzo la facesse sentire, spaventata che un giorno ci potesse essere la parola fine per loro, perché in fin dei conti lei così non si era mai sentita, conoscendo per la prima volta pareva, il significato della parola rispetto e sicurezza.
Il principe azzurro si era materializzato nella sua vita, ma tanto toglieva il fiato che ha iniziato a pensare che stesse per soffocare. Troppo bello, troppo sconvolgente, troppo tutto. Non era oppressa da lui o dai suoi modi, perché non era invadente, non era geloso allo spasmo, la lasciava vivere… si limitava ad affiancare la sua vita a quella di lei, cosa che in fondo era il desiderio di entrambi. Lui più di quel che faceva non poteva, anche perché non sarebbe stato se stesso… è inizio a soffrire perché quell’amore travolgente non veniva riconosciuto dalla sua amata che ne dubitava la natura, la forma, mettendone in dubbio l’esistenza stessa.
Il male per lui stava diventando devastante, perché stava assistendo alla fine di sogni che tanto in alto li avevano portati e che altrettanto in basso lo schiacciavano. L’aveva capito, l’aveva percepito un giorno distintamente. Una delle sue tante percezioni di lei: lontana centinaia di km, ma dentro di lui come una forza inspiegabile, che lui aveva chiamato, forse sbagliando, amore. Aveva capito quel giorno che la parola fine era già sulla bocca di lei, senza averla sentita pronunciare.
Lui si chiuse, in un silenzio e in una tristezza senza fine, e meditava sugli scopi e sulle ragioni di tutto questo, sul fatto che in fondo non meritava tutto quel dolore. Lui non provocava sofferenza, lui faceva del bene, lui era tutto quello che una donna può desiderare, tranne che per il cavallo bianco che ha sostituito con un’ alfa grigia metallizzata!
Dove erano finiti tutti quei discorsi sulla “responsabilità che avevano davanti al mondo”… di dover far capire che l’amore è la cosa più giusta e vera al mondo, che non se ne può fare senza e che loro ne erano la dimostrazione vivente, con tutte le difficoltà possibili e immaginabili, ma che ci provavano.
Dove erano finiti i sogni di Tibet, di vette, di 2 cuori e una tenda, di 2 che diventano 1 al di là della logica matematica, al di là di quello che il passato aveva loro gettato addosso. Eppure avevano cercato di spiccare il volo, ma ecco il suolo avvicinarsi ad una velocità impressionante… caduta libera, senza paracadute…
La storia non finisce qui.
Quel ragazzo, che da questa esperienza devastante, con carattere ha alzato la testa guardando avanti, sperando ancora in un futuro che non vedeva… è cresciuto tanto. Forse un po’ uomo lo è diventato. Adesso ha casa propria, ha un lavoro di responsabilità, ha interessi, ha amici preziosi, che sanno che devono prenderlo un po’ così come viene, perché in fondo non è cattivo… solo un poco scontroso, un po’ permaloso, sempre in attacco perché è la migliore arma che ha per difendersi.
Eppure sorride ancora, ha scoperto che viaggiando verso la grande città della provincia, la mattina all’alba, il sole che attraversa i vetri della sua auto (sempre alfa, perché non se ne può fare a meno), quella palla rossa che ogni mattina spunta nella foschia tra antenne e torri all’orizzonte, gli darà 2 lacrime e un sorriso. Due lacrime, per ringraziare qualcuno o qualcosa di essere qui ancora a lottare per il mondo e con il mondo, due lacrime perché non riesce a trovare le risposte che porta nel cuore da troppo tempo, due lacrime perché non si spiega la sofferenza che è stato costretto a conoscere e in certi casi ad infliggere… e un sorriso, un sorriso che sparge a braccia larghe perché è la cosa più bella che ha, perché con quel sorriso tante persone si sono sentite a casa, sono state consolate, sono state bene, si sono innamorate, hanno ritrovato il loro…
Nella testa ogni tanto, un pensiero alla ragazza del paesello di montagna si rifà vivo, ma lui sorride per aver incontrato una persona così sconvolgente e travolgente per lui. Chiude gli occhi e come se le accarezzasse i capelli per l’ultima volta e le dice buona fortuna, sii felice.
Ma nemmeno qui, la storia finisce. Solo che ora bisogna cambiare titolo e iniziare un altro capitolo.
Perché in fondo, un’altra pagina da scrivere, un altro foglio da riempire che parli di noi, un’altra storia da raccontare, un altro amore da narrare, un incontro speciale da sottolineare, c’è sempre… e ci sarà sempre fin tanto che quella palla rossa, alla mattina all’alba, viaggiando verso la grande città, farà capolino lungo la sua strada.

3 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Profondo, toccante, sincero, vero...
E' incredibile vedere come la vita ti stupisca giorno dopo giorno... con piccole coincidenze... ma questa volta ne rimango proprio basito! :| :)

Càpito per caso nel tuo blog...
Leggere questo post fa un certo effetto! Mi è sembrato di rivivere la mia vita recente! Mi è sembrato di vedere trascritti da qualcuno i miei ultimi 5-6 mesi!
Facendo coincidere anche il periodo! Cacchio! :D

Che dire... :)
E' vita... e quel che sarà... sarà!

Però... mi sembra di sentire un "amaro conforto" nel vedere che altri han passato la medesima mia vicissitudine!

Ti auguro felicità! E che tu possa trovare/ritrovare presto la tua anima gemella!
Non ci abbattiamo...
Ne varrà sicuramente la pena! :)

Stefano! ;)
rm

12:33 AM  
Blogger stoneeaten said...

sicuro che ne valga la pena...
ne vale sempre la pena, perchè sicuramente ha un senso il tutto. Ora, chiederlo e conoscerlo è veramente troppo!!
Io non mi abbatto, io continuo disilluso, ma continuo.
Poi c'è la neve che fa il resto. Poi c'è il latino americano. Poi ci sono un sacco di cose dove la testa si può rifugiare nel frattempo.
Amara veramente la consolazione che siano sofferenze condivise...ma in fondo lo si sa: sono storie di vita da cui +/- passiam tutti! Cmq, da non augurare a nessuno.

Buona vita Stefano, buona vita anche a te.

3:38 PM  
Anonymous Anonimo said...

:)
Grazie!
...
Siamo proprio due "cancretti"! ^_^
Incredibile come la sera si diventa più accorti per il giorno che è passato, ma mai abbastanza per il giorno che viene.

Ti lascio con una frase:
"Non siate ingordi di avventure se non sapete affrontare le sventure"!

Stefano! ;)
^_^
rm

9:55 PM  

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