lunedì, giugno 30, 2008

ci abbiam provato

ma il futuro marito non ha mollato!
Tutte in rima gliele abbiam cantate, per fargli cambiar idea...con le buone e con le cattive.
Su per i monti trascinato, ma è il suo amor: l'ha giurato!
Nemmen l'arrampicata ha funzionato, Giacomino fra 1 settimana è SPOSATO!

venerdì, giugno 27, 2008

ADDIO monti...e celibati

niente di sconvolgente... si tratta di portare in cima un nostro amico che convolerà a nozze settimana prossima! Portarlo in vetta e ricordargli che cosa perderà a breve (scena alla "diavolo e gesù dalla cima del pinnacolo"). Intanto me lo legherò alla vita e poi su... spero. Altrimenti 2 calci al pallone, vino rosso, polenta, vino, arrampicata, capriolo, vino, lasagne, vino... Che cosa non si fa per gli amici!

lunedì, giugno 23, 2008

Mr. Pantofola si ribella

rispetto ai miei menosi post esistenziali-sentimentalmente repressi…è un po’ che s-vago in questo spazio in racconti di pareti in fiamme e fiammeggianti tanga… argomenti sempre molto ben accetti ai più, poi però capita di passare una sera, meglio ancora: DELLE sere, in maniera solitaria. Tuffi e sguazzi in pensieri pensierosi rallentati, cadenzati e accelerati una volta da un cd, una’altra da un dvd…, un libro... o con un tramonto su qualche cima o con una stellata dal giardinetto di fronte a casa….
Appunto: Giardino. Il rettangolino d’erba che circonda casa mia. Quello dell’albero sradicato di qualche post fa.
3 settimane fa con un altro condomino al posto dell’albero di mio nonno, abbiam piantato un fico…il ragionamento è semplice: pianta -> ombra -> frutta gratis -> fico!

Ma delle vespe che i frutti attireranno fra qualche tempo non ne abbiam parlato…staremo a vedere.
Cmq, capita giorni che casa mia, da solo… mi sta stretta… giorni proprio in cui sembra che le pareti inizino a stringersi… alla miglior scena suspence dei film di 007. Operazioni da fare: puntellare le pareti, smettere di bere whiskey (già le pareti iniziano a rallentare quantomeno non oscillano…ma neanche la sambuca però!!!), mettere dvd del live di Sting registrato nella sua casa in toscana, aprire le finestre, alzare il volume in modo che anche il figlio discotecaro dei miei vicini del primo piano (quello che sfracassa il cazzo con i suoi dischi in cui l’espressione massima dei testi è “c’è energia qui…voglio vedervi saltare…voglio vedervi godere”)... possa scoprire che articolando diversamente le note e utilizzando qualche migliaio di parole in più si può far poesia in musica. Ma che glielo dico affà! Tanto è stordito!
Sono sceso in giardino perché alla fine le pareti in avvicinamento sembrano aver la meglio… le zanzare non sono ancora diventate cannibali, c’è luce fino a tardi…
Mi sono seduto nell’erba vicino al mio nuovo amico… il fico.
Ovvio che da dietro le finestre sguardi sorpresi nascondevano interrogativi inquietanti:
“guarda, guarda quello… il nostro nuovo vicino…cosa ci fa lì seduto?!”
“ma è pazzo, perché sta lì?!”

Il prezzo da pagare per fare ciò che ci si sente di fare: l’incomprensione della plebe e l’isolamento dalla mente mediocre.
Quindi signori vicini spioni, forse sono meglio dei vostri figli che si sollazzano con musica hunz-hunz a tutto volume, oppure voi che state inchiodati davanti alla tv…io sto sedute nell’erba con un libro in mano che è qui solo per far presenza perché ne leggo 15 righe e poi la mente vaga…prima dietro la formica che si sta arrampicando per quel filo d’erba, poi sto cazzo di ragno che cerca di salire su per la mia gamba non sapendo di essere poco gradito… poi seguo l’assurdità degli eventi di questo periodo e mi ritrovo a correre sotto l’acqua di Trento, con le sue piazze e le sue bionde (...parlavo delle birre…cosa avete inteso?!), poi allo spettacolo di salsa, pasitos e latin hustle che mi sono rifiutato di fare perché… ma questa è un’altra storia… di lì il passo e il pensiero al tango è breve… e allora si arriva a Roma e ad uno spettacolo immaginato, ma mai visto.
Ho voglia di ballare, ho voglia di presentarmi in una sala da ballo vestito a giacca e invitare quella bionda (ma se fosse mora credo che poca differenza mi farebbe) che sta là appoggiata al pilastro ignorando il fatto che sarebbe arrivato un tipo inconsueto lì solo per offrirle un ballo a perdifiato anziché attività acrobatiche da letto.
Ma a pensarci bene avrei voglia anche di una specie di abbordaggio spavaldo-romantico…una cosa alla “scent of a woman” nel ristorante sciccoso e la tipa con il vestito nero e i capelli raccolti…ovviamente per chi l’ha visto…ma forse anche questo film alla massa apparirà noioso… che ci posso fare se il mio mondo gira diversamente dalla massa. Ma che gusto ci sarebbe a far le cose che fan tutti?! Strusciarti in discoteca perché è QUELLO…che vogliono tutti?! Guardare la TV la sera anziché andare a vedere i cigni al lago?!
E non è che bisogna essere né sfigati, né frustrati per fare ste cose… solo sovvertire le cose che sono date per scontate e quindi accettate con un tacito benestare.
E’ dare un peso diverso al tutto. E’ notare il dettaglio che fa migliore il tutto, la nota che da colore al brano…
Se domandassi che forma hanno e quanti sono i petali di una primula (tranne i fioristi e gli esseri dotati di pollici verdi), quanti mi saprebbero rispondere?!

lunedì, giugno 09, 2008

provocato....avvio la polemica!!!

GLI ingegneri servono a rendere REALE quello che per gli architetti è solo intuizione!
ringrazio elena che mi ha stimolato la riflessione, che altrimenti non sarebbe mai giunta...
w gli architetti!
w gli ingegneri!
w tutti!

comunque per la cronaca... ho studiato da ingegnere-architetto, quindi è così svelato l'arcano mistero della mia non perfetta attinenza allo standard dell'ingegnere tipo. buona settimana a tutti.

venerdì, giugno 06, 2008

e come dice Armin...

(quello in mezzo... tedesco, fino al midollo) sostiene che il fascino dell'operaio è più forte di ogni elisir d'amore (spero che non si riferisse alla sua ascella.....perchè farebbe svenire maschi e femmine indistintamente), a causa dell' erotic look!

Io ho ancora dei dubbi...lascio a voi.
Perchè se funziona... lascio i panni del'ingegnere e mi tengo il panta bianco!

BRUCIA TROIA!

dopo settimane di calcoli tecnici, di menate commerciali... di accordi e verifiche, di montaggio e controlli, finalmente il test:

-ciak, azione... e fuoco sia!
ATTENDIAMO CON ANSIA 60 MINUTI (L'ORA PIù LUNGA DELLA STORIA...), ne va del mio lavoro, della mia testa, del mio culetto appoggiato su sta sedia... ho assicurato tutti che la parete sarebbe resistita più di 60 minuti anche con 10 tonnellate sopra... (io sapevo, ma non lo puoi dire in giro perchè se va male qualcosa pigli pure del coglione e del ingegnere del ciuffolo..., che la parete sarebbe resistita almeno 92 minuti) ... dopo 106 minuti ho fatto fermare tutto! "mi basta così, grazie a tutti!" (con aria molto professionale... intanto dentro saltellavo come un bambino che ha fatto cadere la sua macchinina nuova dal 4° piano perchè "bisogna pur fare un car crash prima di iniziare a giocarci!").

lunedì, giugno 02, 2008

di telecronache e di sconfitte

Emanuele – muro scale: 2-6
Ho provato e riprovato… ho cambiato punta, trapano, tasselli, non potendo cambiare muro ne braccia… alla fine dopo 6 ore di una domenica di giugno… il risultato è stato che per appendere 3 dannatissimi pensili (made in ikea world), per un totale di 6 tasselli… bhè, sono riuscito a metterne solo 2!!! E cazzo, non sono mica un imbranato… ho messo tasselli nella roccia per arrampicare…e non riesco a trovare un cazzo di tassello che mi faccia star su il pensile! Piego la testa dinnanzi a muratori bergamaschi che con tanta maestria hanno edificato siffatto muro, tanti anni or sono!

Emanuele – cardiochirurga: 1-1
4 settimane di brutto tempo la domenica, programmi sportivi saltati causa nubifragi, inviti alla corsa e a passeggiate montane…di corsa naufragati… poi in sequenza, ecco presentarsi ben 2 occasioni da rete per le squadre avversarie, brillantemente concretizzate in 2 giri di corsa + percorso vita (magistralmente evitato).
Nella prima, Emanuele con abili dribbling di genitori e fratelli si presenta sottoporta al cospetto della cardiochirurga, che spiazzata e non assistita dal parentado, non può far altro che prendere il goal e accettare il giro del lago di corsa…debita conclusione a seguito della mirabolante azione di contropiede (contropiede: attendi l’avversario nella tua area scegliendo la modalità “sornione”, per poi scattare verso la sua porta quando meno se lo aspetta). Emanuele si porta sul 1 a 0.
Il gioco della Cardiochirurga Propatria si fa più fluido, addirittura arriva fino sottoporta temporeggiando, quasi volesse sbeffeggiare l’avversario. Con un acuto di stile sorprende la difesa del nostro campione il pomeriggio di sabato (per la cronaca: addormentata sul divano di fronte alla telecronaca del giro di italia…) e si porta sull’ 1 pari…
Causa maltempo, anche oggi la sfida è stata rinviata a data da destinarsi, bloccando il risultato sull’1 a 1.
Emanuele – ragazza bostik: 1-0.
Oggi 2 giugno, Emanuele si è imposto sulla contendente Bostik con attacco diretto al buon senso, che l’ha portato alla definitiva vittoria dentro e fuori il campo.
Nonostante il pressing asfissiante con il quale il Bostik (mi suona meglio maschile, tipo: il Milan, il Chelsea…) ha tenuto il campo fino ad oggi pomeriggio, concatenando 3 azioni da squillo in non più di 3 ore… ecco che la nostra compagine, ha trovato le energie per una sorprendente azione di rimessa che ha chiuso l’avversario nella propria area di rigore… indicando inoltre gli spogliatoi come unica via di fuga per salvarsi dall’umiliazione di una sconfitta scottante.
L’assedio è stato così tolto, dagli spalti una ovazione si è alzata!
E con questo dal campo di gioco saluto i gentili ascoltatori, alla prossima manifestazione sportiva.
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