venerdì, novembre 23, 2007

masturbazioni mentali

Voglio che sia uno degli ultimi sfoghi…altrimenti l’ultimo post è stato scritto per niente. Però sono disgustato dai colleghi e dalla situazione. Ho il mal di fegato e di stomaco, mi prudono le mani, non ho lavorato per 2 mattine effettivamente perché sono nervosissimo e non mi viene altro che camminare avanti e indietro per l’ufficio, al massimo mi fermo e faccio una serie di piegamenti!

In maniera creativa, la mia, ecco un piccolo frasario con traduzione simultanea nel linguaggio “figlio di sua madre” dei colleghi che stanno cercando di farti le scarpe.
Prima di tutto bisogna capire le ragioni di questa sensazione/certezza che si ha, accertarsi che il comportamento sia un modo per mettere sottopressione pensando di sfruttare il più possibile le doti dello schiavetto di turno oppure perché vogliono il licenziamento…
Secondo è premunirsi, registrare telefonate, frasi assurde, domande impertinenti, valutazioni personali e lavorative errate e fuori luogo…insomma: tutto quello che un capo tedesco, che neanche chiama alle 17.30 per sapere se c’è qualcuno che risponde al telefono perché ha fiducia delle persone che lavorano per lui, non sopporta. Non sopporta essere scavalcato nelle valutazioni sul personale, nelle valutazioni sui corsi di formazione da far fare ai dipendenti, nelle ferie concesse o meno, nei giorni di malattia, nel decidere o valutare lo stipendio…
Ecco un po’ di frasi (quelle di questi giorni, per esempio)

Nella nuova casa… da solo… c’è qualcuno che dorme con te la notte?! Chissà, è diverso alzarsi alla mattina…vero?!
= Certo, trombi tutte le notti, mentre io la vedo una volta al mese forse… e certo è che arriverai tardi in ufficio perché sei stanco e qualcuno magari ti trattiene a letto la mattina…così arrivi tardi, ti frego io… se non ti trovo in ufficio alle 8.29 ti inculo.

Stai facendo benzina?…mmm…ma c’è un benzinaio Agip sulla strada per l’ufficio così usi la tessera carburante?!
= che cazzo me ne frega se c’è un benzinaio Agip vicino all’ufficio, tanto io faccio benzina a 400 km da lì… però cosi mi dice a quanti km è dall’ufficio… vuol dire che non è ancora arrivato e se trova un po’ di colonna o un camion davanti, quando chiamerò alle 8.29 non ci sarà..hiuppy!

A che punto sei con i cataloghi? Perché, non ricordo… quando era la scadenza per consegnare le nuove versioni? Chiedi pure una mano se non ci riesci e se ritieni di avere troppe cose da fare…
= Ti inculo su sti cataloghi, se non li porti nei tempi stabiliti, ti inculo… così ti posso attaccare su qualcosa, stronzo…speriamo che ci sia un imprevisto, cosi non li finisce!
Prova a chiedere una mano, così dimostri che sei inadeguato e che prendi troppi soldi, mentre non riesci a fare quello che ti è stato affidato. Stronzo, prendi un sacco di soldi…io alla tua età facevo i disegni in uno studio di geometra a 100.000 £ al mese…
E lavoravo 12 ore al giorno… io ho fatto la gavetta… io sono stato formato perché ho mangiato merda… tu sfigato a 28 anni sei al mio stesso livello… bastardo tu e quegli stronzi tedeschi che ci pagano che non hanno capito che a 28 anni bisogna sfruttare le persone.
Credetemi… non sono mie masturbazioni mentali…queste sono le cose che girano nella testa di alcune persone e che ogni tanto escono anche palesemente… altre volte portano una maschera… e questa si chiama gentilezza.

mercoledì, novembre 21, 2007

new version

“Dicono che un nuovo viaggio inizia quando si ha la prima intuizione della nuova meta. Non potrebbe essere più semplicemente che il viaggio cominci quando si prende sulle spalle lo zaino?!”
Vi ricordate...?! Così ho iniziato a riempire questo cesto della biancheria sporca... CI ho svuotato dentro, sputato... un sacco di cose, generalmente le cose pesanti, magari celandole col il mio modo di scrivere un po’ contorto, un po’ criptico. Ogni tanto cascava qualche sorriso dentro nel calderone, ma forse è stato raro.
Non è giusto però che svuoti tutto qui dentro... qualcuno potrebbe pensare “tanto è così: si scrive solo quando non si sta molto bene, altrimenti uno non avrebbe il tempo da dedicare a ste cose”… che suona molto come mi sono sentito dire di recente: “tanto è così: uno si iscrive al latino americano perché o lo ha mollato la morosa o ha problemi a socializzare”.
Allora...non è giusto che taccia le cose belle.
Per sfatare questi dati di fatto (quali realmente sono per conteggio statistico), oggi DECIDO: vi scrivo/erò del bello, oggi vi scrivo del bello e del latino, oggi vi scrivo dei risultati dell’anima bella che balla, del latino per il piacere del ballo, del bello del ballo… e chi ne ha ne metta.
Vada per oggi… vi siete salvati, chiudo un bel po’ di lavori e schizzo a casa che: devo farmi da mangiare, devo mangiare, devo lavare le cose di cucina e poi dritto al corso di latino… giusto per rimanere in tema! Post corso poi c’è la fase relax.

lunedì, novembre 19, 2007

Meditazio

caso 1: entro all'orsa, spacco il culo ad un pò di uomini, faccio saltar fuori un putiferio che se lo ricordano per il resto della loro vita.
caso 2: entro all'orsa, da animatore, me ne fotto dei cazzoni/e e li snobbo... la sala è grande, i divanetti sono un pò dovunque, mica mi devo sedere sempre con gli stessi... il saluto è d'obbligo, ma poi posso star dovunque.
caso 3: non entro più all'orsa, ma sarebbe piegare la testa.
caso 4: cambio scuola, gente, sala da ballo... il problema che gli altri posti mi sembrano peggio, come tutto...perchè non so tirarmela come vedo che si usa fare in giro.
caso 5: lascio che sia... che molto si confà al mio stile: saluto, ballo, animo, mi pagano, non mi pagano, spettacolo, non spettacolo, sorrido, mando a cagare... ma sempre con molto stile.

casualità

da un blog di cui io amo la colonna sonora... ecco lo scritto di oggi, quello che avrei dovuto leggere io e che mi sono trovato davanti.
Video meliora proboque, deteriora sequor,
letteralmente significa: "Vedo le cose migliori e le approvo, ma seguo le peggiori"
(Ovidio, Metamorfosi, VII, 20).
Il verso rende bene la debolezza e le cattive inclinazioni dell’umanità.
Questi versi sono ripresi dal Petrarca
, Canzoniere CCLXIV:
E veggio 'l meglio et al peggior m'appiglio.

ritrovarsi in ginocchio

Alla fine la cattiveria vince sempre…
Alla fine anche il bene si ritrae e lascia il campo.
Una ritirata strategica, una ritirata composta, una ritirata per non lasciare troppi uomini sul campo…
A volte bisogna sapersi arrendere per evitare l’irreparabile… ma l’orgoglio?!?!
Che ne è dell’orgoglio, in quale recondito cassetto bisogna nasconderlo?!?!
Eppure eppure io non me lo spiego…
Sono tranquillo a tratti, mentre a tratti mi mangerei le mani. Per gran parte vorrei prendere a testate un po’ di gente, perché ha interferito, perché ha minato, perché ha rotto i coglioni. Da un altro lato sono felice, ho scoperto che sono capace di usare il cuore e non a comando, e a volte si svuota come un fiume in piena accompagnato da 1 sorriso, per ritrovarsi poi solo…parlo del cuore.
Vorrei non essere qui, vorrei essere da un’altra parte con un’altra persona. Vorrei non saperla piangere sotto il piumone azzurro. Vorrei avere forze per tutti e due, vorrei forse contare di più, vorrei che il “bene” fosse devastante, irruente, sconvolgente, travolgente e che non lasciasse sul campo nient’altro che carcasse di “male”.
Però questa è la vita vera, non posso confidare nell’impossibile perché quello non esiste, non posso confidare in un padreterno, perché se ci fosse sta guardando da un'altra parte, non posso confidare nella comprensione delle persone, perché di queste che vorrei vedere il cadavere sul campo. Devo fare affidamento su di me, vorrei fare affidamento su di lei, ma so che non è in grado di reggere il peso, nonostante sia un mastino, nonostante abbia rabbia da spendere…nonostante…nonostante…
Alla fine è resa! È frustrazione! È bandiera bianca!
Nell’aria la calma dopo la tempesta, nel cuore la tristezza della sconfitta.

giovedì, novembre 15, 2007

Ag -giorn -a- menti

Riprendo da qui, un giorno casuale di novembre.
Non ho voglia di caricare foto ora… basti sapere che la mia vacanza è andata molto bene, che mi sono riposato tanto e che ha portato buoni frutti.
La casa del nonno è attiva: si chiude alle 7.00 e si riapre a orari alterni e balordi, anche alle 4.30 della mattina…l’importante è non chiedere perché o non pensare erroneamente già la risposta perché in realtà non esiste. In sta casa non si può nemmeno tirare lo sciacquone durante l’orario notturno pena trovare messaggi minatori lasciati sulla porta la mattina seguente… figuriamoci farne gridare una a letto! Rischierei il linciaggio e la pubblica gogna!!!
La casa si apre ad un gruppo di amici, come al non suono del silenzio… momenti alterni di vita da casa. Comunque pare vuota senza nessun con cui parlare in questi momenti alterni.
Però di cose da fare fuori ce ne sono, e allora si scappa a gambe levate.
Ora la domanda che mi sono fatto è: ma quando si corre a gambe levate preferisco una strada a curve e tornanti oppure un pressoché rettilineo stradone di cui si coglie la fine?!
Qualcuno a scelto me, qualcuno ha scelto la strada rettilinea chiedendo di poterci mettere delle salitelle, delle discesine, qualche corvetta… giusto perché guidando almeno l’ebbrezza di scalare marce, ripartire, sgasare, inchiodare fa parte del gioco.
Ma pare a voi che io sia un rettilineo?!?! A me sembra di essere arzigogolato come una coclea… Così è se vi pare.
Il latino va bene salvo gente che non si fa i cazzi suoi….ma pensate a ballare anziché rompermi il cazzo con starnazzate degne di oche da cortile!
Il mio paradiso dorato, dove andavo, dove non avevo da pensare, dove non dovevo meditare su come dire, fare, baciare, lettera o testamento, è svanito. Adesso si entra all’Orsa e bisbiglii mi seguono finche non ne esco. Io, anonimo ballerino di scarsa qualità o per una ragione…. O per un’altra…. Sono sempre in bocca a qualcuno.
Va bhè parlate, parlate, fino a quando non ci sarà qualcosa di più “scandaloso” di cui sparlare: occhio a non farvi venire grossa la lingua che poi si soffoca!
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Thunder Chaos
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